«Opera nova chiamata duello overo fiore dell’armi de’ singulari abbattimenti offensivi et difensivi, composta per Achille Marozzo gladiatore bolognese, ne la qual si tratta de i casi occorrenti ne l’arte militare, decidendosi tutti i casi dubbiosi per autoritade de juriconsulti, et trattasi de gli abbattimenti de tutte le armi che possono adoperare gli homini, da corpo a corpo, a piedi & a cavallo, con le figure che dimostrano con le armi in mano tutti gli effetti et guardie che possono fare, o con spada, o con pugnale accompagnata, o rotella, o targa, o brocchiere largo o stretto, o imbracciatura, e così con spada da due mani, o armi inastate de tutte le sorte, col pro & contra, & con diverse prese & strette de mezza spada, et molti documenti a chi volesse ad altri insegnare de combattere o de scrimere, con infinite prese de pugnale, come, leggendo in questo, apertamente potrai vedere, a parte a parte, con il segno del passeggiare et le lettere che denotano il tutto: & questo è fatto per dar lume a gli huomini generosi, che se dilettano nella virtù delle armi, e anchora per quelli che vorano ad altri insegnare, con somma diligentia corretto e stampato.»

Il trattato sull’Arte delle Armi di Achille Marozzo, proficuamente inseritasi nel solco bibliografico della produzione schermistica bolognese avviata almeno 5 anni prima dall’omonima “Opera Nova” del probabile rivale Antonio Manciolino, è considerato il più importante e ricco trattato del genere mai pubblicato nel XVI secolo. Questo imponente testo analizza svariate forme di combattimento e di duello fra due contendenti: spada, spada e pugnale, spada e cappa, spada e rotella, spada e targone, spada e targa, pugnale, pugnale e cappa, ronca, partigiana, partigiana e rotella, picca, spiedo, ma la parte maggiore è dedicata al combattimento di spada e brocchiere, spada a due mani e tecniche di autodifesa da disarmato contro avversario armato di pugnale o stiletto, oltre ad una corposa parte dedicata alle regole ed ai costumi in voga per la gestione di un duello. 

Data l’impostazione moderna del trattato e la descrizione particolareggiata delle tecniche schermistiche, a dimostrazione della sua notevole importanza, il testo di Achille Marozzo del 1536 venne ristampato numerose volte nel corso dei decenni successivi. Si conoscono le ristampe del 1550, 1560, 1567, e la nuova edizione del 1568 a Venezia per mano del figlio Sebastiano. 

La struttura del trattato “Opera Nova”, diviso in cinque libri, è la seguente: 

Libro 1: Proemio, introduzione, assalti di spada e brocchiere piccolo tra cui giochi di mezza spada; 

Libro 2: Spada e pugnale, pugnale solo, pugnale e cappa, spada e cappa, due spade, spada e brocchiere grande, spada sola, spada e rotella, spada e targa, le guardie, spada e imbracciatura, spada e imbracciatura contro armi in asta, spada e rotella contro armi in asta, come combattere contro un mancino; 

Libro 3: Spada a due mani, spada a due mani contro armi in asta; 

Libro 4: Armi in asta di vario genere, alcune usate con la rotella altre impugnate a due mani; 

Libro 5: Onore e regole del duello in voga nel XVI secolo, prese e difesa personale a mani nude contro il pugnale in contesto da strada.

Probabilmente a causa dello sviluppo letterario della società cortese durante il Rinascimento, l’ultima sezione del manuale è dedicata ad esporre le regole formali dei duelli, in modo da sfidare adeguatamente un nobile, rispettando allo stesso tempo tutte le procedure del duello. Questo combattimento del tutto ritualizzato risponde sicuramente a due esigenze: soddisfare il bisogno di violenza mantenendolo all’interno di un ordine universale comunemente accettato per evitare che possa trasformarsi in barbarie, ed allo stesso tempo nobilitare il combattimento stesso attraverso il rispetto del proprio avversario. 

Campagna iscrizioni

Anche quest’anno sono aperte ufficialmente le iscrizioni per l’anno accademico di scherma storica. Se sei interessato a parlare con uno degli istruttori per l’open day scrivici in direct tramite i nostri social che trovi di seguito!